BREVE STORIA DEL SISTEMA ITALIANO DEI GIOCHI PUBBLICI
Il sistema italiano dei giochi pubblici è stato impostato tra il 2000 e il 2005 con l’obiettivo di portare nell’ambito della legalità i giochi con vincita in denaro illegali, irregolari e non autorizzati.
Il modello adottato dalla legislazione nazionale per la gestione dei giochi con vincite in denaro stabilisce che “l’organizzazione e l’esercizio di giochi di abilità e di concorsi pronostici, per i quali si corrisponda una ricompensa di qualsiasi natura e per la cui partecipazione sia richiesto il pagamento di una posta in denaro, sono riservati allo Stato” (D. Lgs n. 496 del 1948).
Dunque, lo Stato (che agisce attraverso il Ministero delle Finanze a cui è affidato tutto ciò che è relativo all’organizzazione e gestione dei giochi) definisce i requisiti dei giochi, le caratteristiche dei luoghi di vendita, la percentuale per le vincite e l’importo relativo al prelievo erariale. In tale logica i singoli operatori privati hanno la possibilità di svolgere le attività di esercizio del gioco solo a seguito di specifiche concessioni da parte dello Stato.
Nel 2002 le funzioni di regolazione, indirizzo, coordinamento e controllo, sono state demandate ai Monopoli di Stato, e dal 2012 la gestione del Mercato dei giochi è stata affidata all’Agenzia delle Dogane, che ha incorporato l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, assumendo la denominazione di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).
IL RUOLO DELL’AVANGUARDIA DELL’AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI
Le principali funzioni esercitate da ADM sono quelle di dare attuazione alla legislazione in materia di gioco, rilasciare concessioni e autorizzazioni, controllare l’attività dei concessionari, garantire la sicurezza, la legalità e la trasparenza del gioco.
Vale la pena ricordare che ad oggi il modello italiano nel settore dei giochi è all’avanguardia, e non solo viene preso come punto di riferimento da molti altri singoli Paesi Europei, ma rappresenta anche un modello legislativo per l’Europa, in vista di un quadro normativo comune auspicato dalla Commissione Europea.
L’efficace collaborazione tra Stato, Concessionari, Associazioni di categoria ed il dialogo con le istituzioni territoriali, ha permesso anche un grande sviluppo tecnologico del settore e la crescita dell’occupazione nel Paese.
UN COMPARTO AMPIO, OFFLINE E ONLINE
Secondo il bilancio di sostenibilità 2022 del comparto giochipubblici realizzato da ACADI, l’Associazione Concessionari Apparecchi da Intrattenimento, i prodotti del sistema italiano dei giochi sono offerti attraverso due canali di distribuzione:
- La rete fisica (retail) nella quale sono esercitate le differenti concessioni di giochi pubblici supera gli 85.000 punti vendita unici sul territorio nazionale, più di 10.000 dei quali sono sale specializzate per scommesse, apparecchi da gioco o bingo.
- La rete online, è distribuita su oltre 460 differenti siti , attraverso oltre 80 differenti Concessionari.
L’occupazione complessiva generata dalle imprese che si occupano di gioco pubblico ed il totale è stimata in circa 150.000 occupati (FTE).
La presenza dello Stato nel settore del gioco pubblico quindi, oltre ad assicurare un flusso di entrate all’erario, persegue principalmente lo scopo di garantire la legalità, tutelare la salute dei giocatori e contrastare l’eventuale infiltrazione della criminalità nelle attività di gioco, proteggendo il settore anche dal punto di vista economico.
È motivata in primis dalla necessità di creare ambienti di gioco sicuri, mediante il monitoraggio ed il divieto dei fenomeni illegali potenzialmente legati al gioco (sottrazione dei proventi destinati all’erario, riciclaggio di denaro, frodi, mancato o ridotto payout restituito al giocatore), ed il controllo degli impatti sociali del gioco con particolare riguardo alle categorie più vulnerabili.
Oggi il gioco illegale in Italia è rappresentato dal gioco con vincite in denaro offerto al di fuori dei canali distributivi affidati in concessione.
UN CONTESTO IN FORTE CAMBIAMENTO
Nel corso degli ultimi vent’anni il contesto culturale che ruota attorno al settore dei giochi e dell’intrattenimento ha subito una significativa metamorfosi. C’è stato un passaggio di profondo cambiamento, in cui si è progrediti da un contesto senza regole, in cui la maggior parte dei guadagni venivano gestiti dalla criminalità, all’era del gioco con vincita in denaro in un quadro di legalità e di controllo pubblico. Tuttavia, nonostante le attività di contrasto, il fenomeno del gioco illegale appare oggi ancora pericoloso e diffuso. In Italia, diverse fonti – Adm e Direzione Antimafia – hanno stimato che il giro d’affari complessivo del gambling non autorizzato ammonti a 25 miliardi.
LOTTA CONDIVISA ALL’ILLEGALITÀ
La lotta all’illegalità rappresenta una priorità per tutto il comparto; anche dal punto di vista del giocatore costituisce la prima e fondamentale forma di tutela, ed è possibile grazie alla regolamentazione del settore del gioco.
I Concessionari presenti nel mercato del gioco sicuro e legale, regolato da ADM, offrono ai consumatori un servizio di intrattenimento che si attiene a regole ben precise, tra cui: assicurare il divieto di gioco ai minori, comunicare le probabilità di vincita per ciascuna tipologia di gioco e rendere certo l’ammontare e l’erogazione delle vincite; prevenire comportamenti di gioco eccessivo e non responsabile divulgando materiale informativo e fornendo assistenza, vigilare sulla sicurezza dei sistemi e delle piattaforme in conformità agli standard richiesti da ADM.
Admiral Gaming Network, il concessionario autorizzato, da sempre offre un gioco legale, sicuro e responsabile; incoraggia ed attua una forte collaborazione con tutte le Istituzioni, in particolare con il Ministero delle Finanze, ADM, Forze dell’ordine, Regioni e Comuni, nella ricerca di soluzioni efficaci che garantiscano la massima trasparenza e regolarità all’utente finale, nel rispetto di tutti gli operatori della filiera.